Editoriale: Il trionfatore della transizione di Nicola Armaroli
Il 26 aprile 1954, il New York Times pubblicò una notizia riguardante la creazione della prima cella fotovoltaica al silicio, erroneamente definita "batteria", che prometteva di sfruttare l'energia solare per alimentare la civiltà. Oggi, quasi 70 anni dopo, il fotovoltaico sta trasformando il sistema elettrico globale. Nel 2022, ha prodotto una quantità di energia pari a quella di oltre 150 reattori nucleari, e in Italia copre più del 10% della produzione elettrica nazionale. Entro il 2027, si prevede che la potenza fotovoltaica mondiale supererà quella di tutte le altre tecnologie elettriche, compreso il carbone. La Cina, leader mondiale nella produzione fotovoltaica, ha abbassato i costi, rendendo questa tecnologia accessibile a milioni di persone. Nonostante l'intermittenza della produzione, che può variare durante il giorno e le stagioni, l'uso combinato di batterie ha reso il fotovoltaico sempre più affidabile. Anche a latitudini meno soleggiate, come la Pianura Padana, è possibile raggiungere alte percentuali di autoconsumo. La crescita del fotovoltaico richiede adattamenti nella rete elettrica per gestire l'aumento di autoproduttori, ma il fotovoltaico si distingue per la sua semplicità, modularità e versatilità, che lo rendono il futuro dell'energia. Il fotovoltaico è destinato a dominare il panorama energetico mondiale, grazie alla sua efficienza, facilità di installazione e bassa manutenzione.
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