La transizione energetica per invertire al rotta

con Nicola Armaroli

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Nel modulo "La transizione energetica per invertire al rotta", il professor Nicola Armaroli spiega perché per accelerare la transizione energetica è fondamentale cominciare da subito a diminuire l'uso dei combustibili fossili entro il 2050 e promuovere l'adozione delle energie rinnovabili, affrontando però le sfide ancora aperte. Una domanda cruciale riguarda il ruolo dell'energia nucleare nel nostro futuro energetico.

La trasformazione del sistema di produzione dell'energia è la chiave per ridurre le emissioni e aumentare l'efficienza delle risorse.

L'esperto: Nicola Armaroli

Foto a colori di Nicola Armaroli a braccia conserte davanti la libreriaÈ Dirigente di Ricerca CNR dal 2007, membro dell' Accademia Nazionale delle Scienze e Fellow of the Royal Society of Chemistry (FRSC), Cambridge. Ha pubblicato 8 libri, oltre 210 articoli scientifici su riviste/libri internazionali e 26 articoli su riviste/libri nazionali.

Dal 2018 è membro eletto dell'Executive Board della European Chemical Society (EuChemS), per la quale è stato chairman del Working Party on Chemistry and Energy nel periodo 2011-2017.

È stato responsabile di unità CNR o coordinatore in progetti COST, 5°/6°/7° Programma Quadro e H2020, finanziati dalla Commissione Europea. Svolge attività di consulenza e divulgazione scientifica sui temi dell'energia, delle risorse e dell'ambiente, anche attraverso interviste e contributi sui mezzi di comunicazione di massa. Dal 2014 è direttore di Sapere, la prima rivista italiana di divulgazione della scienza, fondata nel 1935, per la quale ha scritto decine di editoriali.

Ha vinto il Premio Internazionale di Fotochimica Grammaticakis-Neumann (2001), il Premio Letterario Galileo per la divulgazione scientifica, con il libro Energia per l'Astronave Terra (Zanichelli) (2009), la Medaglia d'Oro Enzo Tiezzi della Società Chimica Italiana (2017), il Premio Madesimo (2017), il Premio per la Chimica Ravani-Pellati dell'Accademia delle Scienze di Torino (2019).