I territori e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile - ASviS

L’ASviS analizza la sostenibilità di regioni, province, città metropolitane e comuni, e avanza un Decalogo di proposte. Segnali negativi su povertà, lavoro, energia, biodiversità. Bene su giustizia, coltivazioni biologiche, salute.

Il Rapporto Territori 2021 approfondisce e aggiorna il lavoro avviato nel 2020 per mettere a disposizione dei decisori e del pubblico in generale uno strumento che, attraverso indicatori statistici elementari e compositi, misura e analizza il posizionamento di regioni, province e città metropolitane, delle aree urbane e dei comuni, rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. Il Rapporto permette di comprendere se e in che misura le diverse aree del Paese si stanno muovendo su un sentiero orientato alla sostenibilità economica, sociale e ambientale, a soli 9 anni dalla scadenza fissata dal piano d’azione delle Nazioni unite, firmato da 193 Paesi, Italia compresa.

Offrendo una base informativa unica, il testo intende stimolare quel processo di “territorializzazione dell’Agenda 2030” suggerito dall’Onu, dall’Ocse e dalla Commissione europea, proprio mentre il Governo sta elaborando la nuova Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile (SNSvS) e sta implementando il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Oltre ai dati statistici, il Rapporto offre anche un focus sulle disuguaglianze territoriali in Italia, con particolare attenzione al Sud e alle aree interne, e presenta le proposte elaborate dall’ASviS per indirizzare il percorso di ripresa in una logica di sviluppo sostenibile.  Inoltre, segnala casi concreti di buone pratiche messe in campo da attori istituzionali e non, oltre ad approfondire lo stato di implementazione delle strategie regionali e delle Agende delle città metropolitane.