Living Planet Report 2020

Pubblicato il "Living Planet Report 2020" e quanto emerge sulla perdita di biodiversità è sconvolgente. Il “Living Planet Report” è il rapporto biennale del WWF che fa il punto sullo stato dei sistemi naturali della Terra e le soluzioni da avviare per condurre le nostre società verso la sostenibilità. È realizzato in collaborazione con il Global Footprint Network, la Zoological Society di Londra, e l’European Space Agency (l’Agenzia Spaziale Europea). Il Rapporto è stato pubblicato la prima volta nel 1998. Cosa ci dice: in soli 50 anni l’abbondanza delle popolazioni di vertebrati è calata in media del 68%. Da quanto emerge dall'ultimo Living Planet Report, i dati sono allarmanti: sulla Terra le popolazioni di uccelli, anfibi, mammiferi, pesci e rettili si sono ridotte in media del 68% rispetto a quelle presenti ai tempi dei nostri genitori, nel 1970. I risultati sono chiari: il nostro rapporto con la natura si è rotto. La biodiversità, la ricchezza della vita sulla Terra, si sta perdendo a una velocità allarmante. Questa perdita influisce sulla nostra salute e sul nostro benessere. Oggi, gli impatti catastrofici per le persone e il pianeta sono più vicini che mai, ma cambiando radicalmente i nostri modelli di produzione e consumo, e al contempo conservando e ripristinando gli ecosistemi naturali, è ancora possibile invertire la rotta.

Cos'è il Living Planet Report

Il  “Living Planet Report” è il rapporto biennale del WWF che fa il punto sullo stato dei sistemi naturali della Terra e le soluzioni da avviare per condurre le nostre società verso la sostenibilità. E' realizzato in collaborazione con il Global Footprint Network,  la Zoological Society di Londra, e l’European Space Agency (l’Agenzia Spaziale Europea). Il Rapporto è stato pubblicato la prima volta nel 1998.

Cosa ci dice: in soli 50 anni l’abbondanza delle popolazioni di vertebrati è calata in media del 68%

Da quanto emerge dall'ultimo Living Planet Report, i dati sono allarmanti: sulla Terra le popolazioni di uccelli, anfibi, mammiferi, pesci e rettili si sono ridotte in media del 68% rispetto a quelle presenti ai tempi dei nostri genitori, nel 1970.

I risultati sono chiari: il nostro rapporto con la natura si è rotto.

La biodiversità, la ricchezza della vita sulla Terra, si sta perdendo a una velocità allarmante. Questa perdita influisce sulla nostra salute e sul nostro benessere. Oggi, gli impatti catastrofici per le persone e il pianeta sono più vicini che mai, ma cambiando radicalmente i nostri modelli di produzione e consumo, e al contempo conservando e ripristinando gli ecosistemi naturali, è ancora possibile invertire la rotta.