State of Global Air 2020 - Inquinamento atmosferico e salute dei bambini
Lo studio
La vulnerabilità dei bambini all’inquinamento atmosferico è da tempo oggetto di studio e di attenzione in tutto il mondo; è infatti largamente provato che l’inquinamento atmosferico costituisca uno dei principali fattori di rischio di morte prematura e disabilità in tutto il mondo.
Secondo lo studio State of Global Air 2020, nel 2019 l’inquinamento atmosferico nel suo complesso ha provocato 6,7 milioni di decessi per ictus, infarto, diabete, cancro ai polmoni, malattie polmonari croniche e malattie neonatali. Tra questi decessi, quasi mezzo milione sono stati bambini, morti nel loro primo mese di vita, nella maggior parte dei casi per complicazioni dovute al basso peso alla nascita e al parto prematuro, fattori collegati all’esposizione all’inquinamento atmosferico outdoor e indoor durante la gravidanza.
Questi dati sono in linea con quanto già denunciato nel 2018 dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) che nel suo report Air pollution and child health assegnava all’esposizione ad inquinamento dell’aria in ambienti outdoor e indoor circa 700.000 morti premature per i bambini al di sotto dei 5 anni.
Tra i principali effetti sanitari dell’inquinamento dell’aria sui bambini vi è una ridotta funzione polmonare e su questo versante una recente ricerca svolta in Germania ha dimostrato come i danni ai polmoni nel primo anno di vita possano influire sulla salute respiratoria per tutta la vita. I ricercatori hanno infatti scoperto che i neonati esposti a livelli anche bassi di inquinamento atmosferico, ovvero inferiori agli standard dell’UE, subiscono una ridotta funzione polmonare dai 6 ai 15 anni.