Contaminazione chimica nel Mediterraneo: il caso del pescespada
Questo studio pionieristico del WWF e dell’Università di Siena rivela come nel pesce spada del Mediterraneo siano presenti 15 tipi di inquinanti chimici. Si tratta sia di sostanze chimiche già messe al bando da decenni, come il DDT, sia di più recenti composti chimici (come i ritardanti di fiamma); questa ricerca costituisce un significativo contributo alla letteratura scientifica esistente, incentrata principalmente su un ristretto numero di inquinanti, quali pesticidi policlorurati, diossine e composti diossino-simili. Tutte le sostanze esaminate hanno la caratteristica di degradarsi molto lentamente e di legarsi alla materia organica (ai tessuti grassi in particolare), accumulandosi nelle catene alimentari fino ai grandi predatori marini, come il pesce spada.
Contaminazione chimica nel Mediterraneo: il caso del pescespada Autori: Eva Alessi, Gianluca Tognon, Michela Sinesi, Cristiana Guerranti, Guido Perra e Silvano Focardi
WWF Italia | 2007