QUANTA NATURA SPRECHIAMO? Le pressioni ambientali degli sprechi alimentari in Italia | WWF Italia
Questo rapporto identifica le principali pressioni ambientali connesse con lo spreco di cibo in Italia lungo tutta la catena di approvvigionamento, dal produttore al piatto. Più precisamente, queste pressioni consistono nel consumo o alterazione delle risorse naturali (ad es., uso di acqua, modifica delle caratteristiche originarie dei terreni a scopo agricolo) ed immissione nell’ambiente di sostanze xenobiotiche - ossia di sintesi ed estranee all’ambiente (come i fitofarmaci) - o di sostanze che esistono in natura ma che, senza l’intervento umano, sarebbero presenti in concentrazioni minori (come ad es., gas ad effetto serra, azoto, fosforo). Nel momento in cui il bene alimentare viene sprecato, ossia gettato via senza essere utilizzato, anche il suo “costo” ambientale verrà totalmente sprecato e l’ambiente sarà stato quindi inquinato, sfruttato o alterato invano.