Strategia Nazionale Biodiversità 2030 - MiTE
Nel perimetro tracciato in seno a policy e posizioni UE, l’Italia è in prima fila sul piano regionale e globale per l’adozione di una programmazione efficace ed ottenere obiettivi e indicatori misurabili, in grado di intensificare l’impegno della Comunità Internazionale e dei singoli paesi contro la perdita di biodiversità, e di ridurre e invertirne il declino.
Al G20 Ambiente presieduto dall’Italia nel 2021, il nostro paese ha posto al centro delle aree prioritarie numerosi temi con ricadute dirette in tema di protezione della biodiversità e della natura, ripristino degli ecosistemi e capitale naturale.
Al Vertice, tenutosi a Napoli il 22 luglio 2021, i ministri dell’ambiente dalle maggiori economie del pianeta hanno approvato un Comunicato finale imperniato su 10 aree prioritarie e volto a moltiplicare gli sforzi sulle emergenze ambientali globali all’insegna del “building forward better” anche in risposta alla crisi pandemica e per rafforzare la resilienza delle nostre società.
Tra le aree prioritarie del G2026 rientra l’impegno di sviluppare soluzioni basate sulla natura (Nature Based Solution) e approcci basati sugli ecosistemi, oltre a diversi richiami in tema di biodiversità, gestione sostenibile delle acque, oceano, degrado dei suoli e clima, potenziamento dei servizi ecosistemici e dei flussi finanziari a favore di tali finalità.
Numerosi sono inoltre gli strumenti propri della cooperazione internazionale bilaterale e multilaterale che l’Italia ha già attivato – Accordi bilaterali con circa 50 paesi in via di sviluppo e partecipazione a numerose iniziative di organizzazioni internazionali e banche di sviluppo anche sui temi della protezione della biodiversità e degli ecosistemi marini e terrestri (quale ad esempio l’Amsterdam Declaration Partnership) - che, insieme alle nuove iniziative promosse dall’UE nell’ambito della SEB (quali ad es. l’iniziativa NaturAfrica) potranno concorrere all’attuazione della dimensione globale di questa Strategia.