Sessione 4: I nuovi approcci alla conservazione, dalla tecnologia alla citizen science

Moderatore: Marco Galaverni

Questa sessione spiega come lo sviluppo di nuove tecnologie e metodi scientifici stia aiutando sempre di più la conservazione della biodiversità e sei relatori presentano i loro campi di ricerca. 

Inizia la Dott.ssa Francesca Elisa Leonelli, spiegando come l’Agenza Spaziale Europea contribuisce ai numerosi accordi internazionali formulati per rispondere alle varie crisi ambientali, mediante monitoraggi e osservazioni mirati tramite i suoi programmi di osservazione della terra. 

A seguire, il Prof. Gianni Pavan dell’Università di Pavia, tra i massimi esperti mondiali di ecoacustica, spiega cos’è la bioacustica e perché è importante come sistema di monitoraggio degli ecosistemi. 

Enrico Mirone, studente di dottorato all’Università degli studi del Molise, parla della tecnica del DNA ambientale, un approccio innovativo di supporto alle metodologie di monitoraggio tradizionale delle specie che permette rapidamente di rilevare una o più specie all’interno di un’area rilevando il DNA in frammenti organici. 

Pietro Milanesi dell’Università di Bologna introduce il tema della citizen science e e di come le varie piattaforme online possono contribuire alla conservazione delle specie. 

Anche Laura Pintore, esperta di cetacei del WWF Italia, parla di citizen science, illustrando le “Vele del Panda”, un ambizioso progetto del WWF insieme a WWF Travel che tramite crociere di ricerca con la partecipazione del pubblico contribuisce alla conservazione dei cetacei nel Mediterraneo. 

L’ultimo intervento è quello di Maurizio Simeone, direttore dell’area marina protetta Parco Sommerso di Gaiola, una delle aree marine protette più piccole e frequentate d’Italia, in cui spiega le innovative misure adottate dal Parco per far fronte alle pressioni antropiche. 

Questa lezione è parte di un corso ad accesso riservato.

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