Ambiguità, rischi e illusioni della "Carbon Capture Usage and Storage" - Criticità connesse allo sviluppo in Italia di una tecnologia più rischiosa che utile | Report WWF - Ecco

La CCUS (Carbon Capture Usage and Storage) non rappresenta un’opzione significativa nella strategia di decarbonizzazione nelle quantità e nei tempi richiesti dall’Accordo di Parigi. Del resto, nemmeno dopo aver ricevuto sussidi pubblici considerevoli la relativa filiera si è attivata in modo promettente, ed è inopportuno indirizzarvi nuove risorse pubbliche, soprattutto in relazione a progetti di dimensione commerciale.

La CCUS non regge il confronto rispetto alle soluzioni di decarbonizzazione attraverso l’annullamento delle emissioni climalteranti alla fonte, anche a causa delle incertezze, dei rischi e dei costi che la CCUS sposta sulle generazioni successive. Per esempio, riguardo allo stoccaggio geologico della CO2, disastri come quelli di Trecate e della Deepwater Horizon mostrano che non è sufficiente la stabilità geologica a scongiurare fughe completamente incontrollabili del contenuto del reservoir.

In questo documento, sulla base anche di dati ed esempi internazionali ma con un focus specifico sull’Italia, sono evidenziate in dettaglio le maggiori criticità connesse all’opzione di decarbonizzazione legata a progetti di CCUS: potenziali inadeguati, costi esorbitanti, rischi di difficile gestione.

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