Dossier WWF SOS Fiumi - Manutenzione idraulica o gestione fluviale?

I corsi d’acqua italiani sono attualmente soggetti a un attacco indiscriminato e “legalizzato” di devastanti e controproducenti interventi di “manutenzione idraulica”: sono in genere interventi di taglio indiscriminato della vegetazione ripariale e di dragaggio degli alvei, realizzati con la scusa della sicurezza idraulica, da Regioni, consorzi di bonifica, uffici o servizi tecnici territoriali (ex geni civili).

Un’azione in aperto contrasto con direttive europee ma anche con la recente “Strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030” che afferma che “occorre adoperarsi di più per ristabilire gli ecosistemi di acqua dolce e le funzioni naturali dei fiumi.

Uno dei modi per farlo consiste nell'eliminare o adeguare le barriere che impediscono il passaggio dei pesci migratori e nel migliorare il flusso libero dei sedimenti: s'intende così ristabilire lo scorrimento libero di almeno 25 000 km di fiumi entro il 2030”.

Il WWF illustra numerosi casi recenti di manutenzione idraulica che hanno stravolto molti corsi d’acqua italiani e che, in alcuni casi, hanno addirittura peggiorato la sicurezza lungo i fiumi. Inoltre viene fornito un ampio quadro legislativo dalle direttive europee alle normative di “polizia idraulica” o di rinaturazione.